Escursione presso un villaggio nella regione di Ben Tre nel Vietnam meridionale
Marzo 2013 Il Vietnam meridionale, ed in particolare la fitta rete di canali naturali formati dal delta del fiume Mekong, ospita molti villaggi collegati al resto del mondo solo attraverso i corsi d'acqua. Qua le famiglie vivono prevalentemente di pesca e di agricoltura, in abitazioni e campi spesso completamente occultati dalla fitta vegetazione tropicale. Un tour in bicicletta tra le piste di questi villaggi, permette di apprezzare la vita semplice di questa popolazione
Fra la fitta rete di ramificazioni del delta del Mekong, sono presenti numerosi villaggi completamente immersi nella vegetazione. I canali di acqua vengono utilizzati come una grande autostrada naturale e quasi tutti possiedono almeno una piccola barca per gli spostamenti quotidiani.
Le sponde dei canali sono popolate da una fitta vegetazione rappresentata soprattutto dalla Nypa fruticans, una particolare palma acquatica che vive in ecosistemi simili a quelli colonizzati dalle mangrovie. Localmente conosciuta anche come " cocco d'acqua ", le foglie, che possono raggiungere una lunghezza di nove metri, vengono utilizzate per ricoprire i tetti delle abitazioni. Nella foto a sinistra, il frutto della Nypa fruticans (palma nipa).
I villaggi sono completamente immersi nella vegetazione e, nella maggior parte dei casi, hanno solo strette strade in cemento dove le persone si spostano in bicicletta oppure in motorino.
Le abitazioni sono quasi completamente invisibili fra la fitta vegetazione.
Attorno alle abitazioni ci sono ampi giardini e campi coltivati con frutta tropicale, dove trovano posto anche gli animali da allevamento.
Un albero di pompelmo, i cui frutti vengono protetti da una rete che impedisce alle farfalle di deporre, riducendo così il problema della frutta infestata dalle larve.
Le famiglie che vivono nel villaggio vivono grazie a diverse attività che coprono soprattutto i settori tessili ed alimentari. In queste foto, un rudimentale telaio viene utilizzato per produrre stuoie a partire da lughi fasci di erba che cresce sulle sponde del fiume. Occorre circa mezza giornata per produrre due stuoie della lunghezza di circa due metri ciascuna.
Tra le piste del villaggio è facile imbattersi in biciclette caricate all'inverosimile.
La lavorazione della noce di cocco ed il trasporto dei relativi materiali resta comunque una delle principali attività del villaggio, che vede impiegati numerosi abitanti.
Le foglie della palma nipa (Nypa fruticans) vengono stese ad essiccare al sole in quanto utilizzate per ricoprire tetti e facciate degli edifici.
Faccio visita ad un simpatico signore che mi spiega come salire agevolmente ed in perfetta sicurezza sopra le palme. Anzitutto, viene applicato attorno alle caviglie un grosso anello fatto con foglie di banane, il quale facilita la presa sul tronco impedendo successivamente di scivolare in basso, poi... si sale. Inutile dire che mi sono dovuto arrendere a mezzo metro da terra, mentre il proprietario della palma è arrivato quasi in cima in pochi secondi e con uno sforzo minimo.
Il villaggio ospita anche un piccolo mercato dove gli abitanti acquistano o scambiano merci. Dal momento che il delta del Mekong ospita una grande varietà di pesci, la maggior parte delle bancarelle sono dedicate proprio alla vendita di quest'ultimi, sebbene non manchi anche la bancarella della carne.
Fra le piste del villaggio mi imbatto anche in una enorme Cycas revoluta, una palma dalla crescita particolarmente lenta. Si dice che questo esemplare abbia circa un secolo, ma secondo me, a giudicare sia dalla grandezza della chioma (5 metri) e sia dalla dimensione del fusto, credo che sia decisamente più anziana. Fortunatamente è sopravvissuta ai diserbanti irrorati per via aerea su gran parte del delta del Mekong, dall'esercito statunitense durante la Guerra del Vietnam.
Nel villaggio non esiste un vero e proprio cimitero, in quanto i Vietnamiti preferiscono nella maggior parte dei casi essere sepolti all'interno del cortile della propria abitazione, oppure nel loro campo.
Visito il piccolo tempio di Phu Nhuan ormai abbandonato per mancanza di fedeli, dove l'altare è stato sconsacrato e privato della statua che rappresentava la divinità.
Infine, lascio il villaggio a bordo di una piccola imbarcazione.
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