Crociera sul fiume Ben Tre in Vietnam alla scoperta dei villaggi e delle attività locali
Marzo 2013 Il delta del Mekong, nel sud del Vietnam, forma una fitta rete di canali d'acqua dolce e salmastra che ricoprono una vasta area geografica. Qua, tra la fitta vegetazione tropicale, si concentrano molti piccoli villaggi dove i locali vivono sfruttando le risorse messe a disposizione dall'acqua e dalla terra, utilizzando fiumi, canali ed affluenti, come una grande autostrada naturale per i trasporto e lo scambio delle merci.
Il delta del fiume Mekong, nel Vietnam meridionale, è formato da una vasta rete di canali naturali e numerosi affluenti, che ospitano molti villaggi dove la popolazione locale si ingegna quotidianamente in diverse attività volte allo sfruttamento delle risorse naturali presenti su questa grande area. Il fiume Mekong, i suoi canali ed i suoi affluenti, diventano il fulcro di aggregazione delle persone che vivono tra i vari villaggi ed offrono una autostrada naturale per le numerose imbarcazioni che trasportano ogni tipo di materiale grezzo e lavorato.
Il fiume Ben Tre, affluente del Mekong, possiede un fondale formato da argilla di ottima qualità, che viene raccolta e lavorata per la produzione di mattoni. Le rive del fiume sono costellate di diverse fabbriche di mattoni, ognuna dotata di grandi fornaci dove avviene la cottura attraverso metodi tradizionali a bassissimo impatto ambientale.
I mattoni sono prodotti con mezzi molto artigianali e la lavorazione è quasi completamente manuale, eccetto l'estrusione che avviene attraverso uno stampo costituito da una sorta di grande "macchina per la pasta" dagli ingranaggi tutti arrugginiti (foto a sinistra), in ogni caso azionata manualmente. Nelle foto in basso, mattoni cotti (quelli di colore arancione) e mattoni ancora da cuocere (di colore giallino). I mattoni vengono stampati con i fori, oppure completamente pieni.
Dal momento che il trasporto e l'utilizzo di combustibili fossili avrebbe costi proibitivi per gli standard locali, le fornaci dove i mattoni vengono cotti sono alimentate dalla pula (detta anche lolla) di riso. Sostanzialmente, si tratta delle strutture vegetali che racchiudono il chicco di riso e che sono disponibili nel Paese in grande abbondanza, essendo il Vietnam tra i primi produttori al mondo di questo cereale.
La fornace viene riempita manualmente con migliaia di mattoni crudi, dalla base della fornace stessa, fino al camino sommitale.
Attraverso un rudimentale scivolo, la lolla viene introdotta nella fornace ed incendiata, alimentandola alla giusta temperatura. Le ceneri della lolla fuoriescono quindi dalla base della fornace. La cottura dei mattoni dura una settimana, durante la quale la fornace deve restare continuamente alimentata ed in temperatura.
Le ceneri della lolla vengono man mano recuperate ed ammucchiate in attesa di essere trasportate altrove. Ovviamente non si getta nulla e queste ceneri vengono utilizzate come fertilizzante, eliminando così ogni residuo potenzialmente inquinante e chiudendo un ciclo di produzione fatto con metodi estremamente naturali dove tutto viene riciclato e dove non esistono veri e propri rifiuti da accumulare o smaltire.
Dopo una settimana di cottura, i mattoni sono pronti per essere caricati sulle barche e trasportati attraverso il delta del Mekong presso i vari centri di distribuzione.
Sul fiume Mekong e tra i sui affluenti, si incontrano continuamente barche dalla tradizionale livrea "con gli occhi", che trasportano di tutto. In questa foto, il trasporto delle canne da zucchero.
Una delle principali attività tra il delta del Mekong è lo sfruttamento della noce di cocco, della quale non si getta via nulla. Durante una crociera nel fiume ci si imbatte spesso in imbarcazioni cariche di noci di cocco e dei suoi sottoprodotti, talvolta ammucchiati in giganteschi cumuli lungo le sponde del corso d'acqua, in attesa di essere trasportati altrove.
La fibra di cocco viene talvolta trasformata in tappeti ed esportata in tutto il mondo. Tipicamente, nei paesi occidentali, questa viene usata nei terrari, per le lettiere di alcuni animali o per vari impieghi in giardinaggio.
Alcune famiglie sfruttano la noce di cocco per la produzione di caramelle, che vengono lavorate con metodi estremamente artigianali e naturali, ma con una tale efficienza da fare invidia a molte industrie dotate di mezzi iper-tecnologici. La noce di cocco viene anzitutto aperta con un grande attrezzo simile ad un pugnale (foto a sinistra), quindi la polpa viene ridotta in farina tramite una sorta di grattugia gigante (foto a destra).
La farina ottenuta viene cotta, bollendola assieme al liquido contenuto nella noce di cocco stessa, fino ad ottenere una pasta della consistenza desiderata.
Con una precisione da fare invidia ad un robot, la pasta viene tagliata manualmente in quadratini, tutti della stessa dimensione, successivamente incartati uno ad uno e quindi impacchettati. Entro pochi giorni, queste caramelle raggiungeranno i negozi di tutto il Vietnam e, forse, anche quelli di molti altri paesi.
Il colore verde della caramella non è dato dai coloranti, ma dagli additivi naturali che vengono aggiunti alla pasta al fine di conferire il sapore desiderato alla caramella (in questo caso, un particolare tipo di the). Infatti, la pasta di cocco costituisce semplicemente "la base" della caramella, alla quale viene aggiunto l'aroma richiesto.
Non sarà una fabbrica che rispetta particolari norme ISO o CE, ma le caramelle sono squisite e danno da vivere a diverse famiglie.
L'allevamento di pesci e crostacei di fiume è un'altra delle principali attività di molte famiglie che abitano nei villaggi tra il delta del Mekong, nel Vietnam meridionale.
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