Viaggio a Hiroshima con visita al Museo della Pace
Febbraio 2015
Durante un viaggio in Giappone non dovrebbe mancare una giornata da dedicare ad un tour di Hiroshima, visitando il Parco della Pace, il Museo della Pace (conosciuto anche come museo della bomba atomica) e le altre attrazioni che la città ospita, come il Castello di Hiroshima. Il Museo della Pace raccoglie moltissimi reperti che mostrano i danni incredibili prodotti dall'esplosione della bomba atomica, mentre altri monumenti sono dedicati alla memoria delle vittime.
Come arrivare a Hiroshima? La città è servita da diversi voli diretti da Tokyo della durata di circa 90 minuti, ma il modo migliore per raggiungere Hiroshima è probabilmente con il treno Shinkansen, in quanto la città si trova lungo l'asse ferroviario dell'alta velocità tra Tokyo, Nagoya, Kyoto, Osaka, Kokura ed Hakata. Il treno Shinkansen è chiamato anche "treno proiettile", in quanto viaggia fino a 300 chilometri orari, ma con la particolarità di fermare anche nelle città minori (e quindi senza lasciare isolate molte città, come invece avviene con l'alta velocità in Italia).
Come raggiungere il Museo della Bomba Atomica di Hiroshima? La prima tappa ad Hiroshima è il Museo della Bomba Atomica (o Museo della Pace), facilmente raggiungibile dalla stazione ferroviaria con piccoli tram storici (linea 2 e linea 6 - informazione aggiornata al 2015) che impiegano circa 15 minuti. Occorre scendere alla fermata Genbaku-Domu Mae (Atomic Bomb Dome), da dove si prosegue a piedi per un paio di minuti fino all'ingresso del Parco della Pace.
Nei pressi dell'ingresso al Parco della Pace di Hiroshima, a soli 150 metri dall'ipocentro di esplosione della bomba atomica, si trova il
Memoriale della Pace. Il monumento rappresenta i resti di un palazzo costruito nel 1915 e destinato ad ospitare fiere ed altri eventi importanti per la città di Hiroshima. Pesantemente danneggiato (in realtà quasi interamente demolito) dall'esplosione nucleare, i resti del palazzo sono stati preservati ed inseriti nel 1996 tra i Patrimoni dell'Umanità UNESCO. Attualmente, al 2015, si trova in fase di restauro ed è avvolto da una impalcatura (la foto in alto a destra, mostra il palazzo senza l'impalcatura).
Il
Parco della Pace di Hiroshima sorge a poche centinaia di metri dall'ipocentro di esplosione della bomba atomica, al posto di quello che fino al mattino del 6 agosto 1945, era il quartiere più importante e popoloso della città.
Il Parco della Pace di Hiroshima ospita al suo interno un memoriale che comprende reperti, foto e storie delle
vittime della bomba atomica.
Sempre nell'ambito del Parco della Pace, è presente il
museo della bomba atomica (più propriamente conosciuto come
Museo della Pace di Hiroshima), una struttura che raccoglie reperti, foto e testimonianze sull'esplosione della bomba atomica. In questa foto, la rappresentazione dell'ipocentro sulla città di Hiroshima, attraverso un plastico.
Nel Museo della Pace di Hiroshima sono presenti alcuni manichini che mostrano cosa succede ai vestiti ad alla pelle direttamente investita
dal calore e dal vento generati dall'esplosione nucleare. Reperti e documenti storici parlano di brandelli di pelle che penzola dai corpi ustionati delle vittime più vicine all'ipocentro.
Il museo della Pace di Hiroshima raccoglie un gran numero di reperti che mostrano i
danni provocati dall'esplosione della bomba atomica. In queste foto, quel che resta di un muro, con i mattoni parzialmente fusi dall'immenso calore generatosi.
Foto Museo della Pace di Hiroshima. Una robusta porta di metallo deformata dall'onda d'urto, con la superficie parzialmente fusa a causa del calore.
Al Museo della Pace di Hiroshima ci sono molti documenti che spiegano dettagliatamente ciò che è successo
la mattina del 6 agosto 1945. In questo grafico, i danni prodotti dall'esplosione della bomba atomica, in funzione della distanza dall'ipocentro.
La persona che portava questo orologio si trovava a 1640 metri dall'ipocentro ed ha riportato gravissime ustioni che lo hanno portato alla morte 16 giorni dopo. Il suo orologio è rimasto fermo alle 08:15, l'ora dell'esplosione della bomba nucleare su Hiroshima. La bomba atomica è esplosa su Hiroshima nel momento in cui molti studenti si trovavano vicini all'ipocentro, per recarsi a scuola. I vestiti sono stati ridotti in brandelli dal calore abbinato al forte vento generatosi.
Una radio distrutta dalla violenza dell'
esplosione della bomba atomica, che si trovava al secondo piano di una casa a 2100 metri dall'ipocentro. Invece, la scatola di metallo conteneva il pranzo di uno studente che al momento dell'esplosione si trovava a 600 metri dall'ipocentro: il calore ha bruciato gli alimenti contenuti all'interno ed ha parzialmente fuso il contenitore. E' stata ritrovata dalla madre del ragazzo, vicino al suo corpo, tre giorni dopo l'esplosione.
Il bambino di quasi quattro anni che giocava sereno con questo triciclo, si trovava a 1500 metri dall'ipocentro nel momento in cui è esplosa la bomba nucleare su Hiroshima ed è morto la notte stessa per le ustioni riportate. Molte parti del triciclo si sono fuse a causa del calore generato. Invece, la sorte per una lente di occhiale, è stata quella di fondersi a causa del calore generato dall'esplosione della bomba atomica di Hiroshima.
Foto delle unghie e della pelle bruciata di uno studente che si trovava a 600 metri dall'ipocentro, nel momento in cui è esplosa la bomba nucleare su Hiroshima. Il calore ed il vento sono stati così intensi, da fondere e strappare la pelle, fino a farla penzolare dal corpo. Con l'aiuto di un suo amico, lo studente è riuscito a tornare in quel che restava della casa, ma è morto il giorno seguente per le ustioni riportate. Come sappiamo, la bomba atomica di Hiroshima non ha causato solo morte e devastazione a seguito dei danni diretti al momento dell'esplosione, ma le radiazioni che si sono generate hanno causato innumerevoli vittime, malformazioni e gravi problemi fino a svariati decenni successivi. Molto tempo dopo l'esplosione, mentre una madre pettinava la figlia, le sono rimasti in mano tutti i capelli raffigurati in questa foto.
Foto della tegola del tetto di una casa, cotta e dalla superficie parzialmente fusa a seguito dell'esplosione della bomba atomica su Hiroshima. Una analisi più dettagliata della tegola, mostra la superficie parzialmente fusa dall'immenso calore che si generato al momento dell'esplosione.
Questo frammento di vetro è stato rimosso chirurgicamente da un paziente che si trovava all'interno della sua casa, ad un chilometro dall'ipocentro. L'esplosione ha causato la frantumazione dei vetri delle finestre, con le schegge che sono schizzate via come proiettili. Il frammento è stato scoperto e rimosso soltanto venti anni dopo l'esplosione della bomba. La seconda foto mostra invece una scheggia di vetro che si è conficcata nel muro di un edificio a 2200 metri di distanza dal luogo dell'esplosione della bomba nucleare.
Danni riportati sulla superficie di una trave metallica che si trovava a poche centinaia di metri dall'ipocentro. Nella seconda foto invece, una cassa di barattoli di vetro che si trovava in una fabbrica di inchiostri a 1800 metri dal punto di esplosione della bomba su Hiroshima. Il calore che si è generato, anche a causa del successivo incendio, ha fuso tutti i barattoli in un pezzo unico.
Nel Museo della bomba atomica di Hiroshima ci sono numerosi reperti, tutti dotati di dettagliate spiegazioni circa la loro storia ed il loro ritrovamento. Ad esempio, il reperto numero 15 è una saponetta fusa dal calore dell'esplosione.
Foto di un agglomerato di aghi per cucire, fusi assieme tra di loro dal calore generatosi a seguito dell'esplosione dell'atomica su Hiroshima (reperto numero 9). Foto di bottiglie di vetro fuse ritrovate non lontano dall'ipocentro dell'esplosione (reperto numero 62).
Questa invece è la fine che hanno fatto una pila piastrelle da rivestimento e di lastre di vetro, fuse assieme e deformate dal calore dell'esplosione.

Numerosi sono i singolari
reperti che è possibile osservare al museo della bomba atomica di Hiroshima. In queste foto, da sinistra verso destra, la testa di una statua di Buddha in pietra arenaria parzialmente bruciata e fusa. Nella foto al centro, le lettere nere si sono bruciate in quanto hanno attratto più luce (e quindi più calore) al momento dell'esplosione. Nella foto a destra infine, un paio di pantaloni di un giovane studente che al momento dell'esplosione della bomba atomica si trovava a meno di un chilometro dall'ipocentro.
Quando è esplosa la
bomba atomica su Hiroshima, una persona era seduta sulla scalinata di ingresso di una banca, in attesa che questa aprisse. Il corpo della persona ha fatto da scudo ai fortissimi raggi di luce ed al calore, i quali hanno parzialmente cotto e fuso solo i mattoni direttamente esposti. Così, "l'ombra" della persona, presumibilmente morta all'istante, è rimasta impressa per sempre sulla scalinata e sul muro.
Nel museo della bomba atomica di Hiroshima c'è anche una vasta collezione di foto d'epoca che mostrano i
danni subiti dalle persone a seguito delle radiazioni. Nell'immagine a sinistra, un uomo quasi completamente bruciato sebbene si trovasse a ben nove chilometri dall'ipocentro. Nella foto a destra invece, un uomo esposto alle radiazioni ad un chilometro dall'ipocentro, morto per strane emorragie sottocutanee sopraggiunte tre settimane dopo l'esplosione.
Foto del midollo spinale che mostra una leucemia acuta, sopraggiunta 14 anni dopo l'esposizione alle radiazioni prodotte dall'esplosione della bomba atomica su Hiroshima. Al momento dell'esplosione la persona aveva solo 9 anni ed è morta nel giro di soli 2 mesi dai primi sintomi della leucemia, quando ne aveva 23.
Le
radiazioni prodotte dall'esplosione della bomba atomica di Hiroshima, hanno causato in molti casi problemi con la cheratina e quindi con la crescita delle unghie. Nella foto a sinistra, un'unghia malformata. Nella foto a destra invece, unghie malformate rimosse chirurgicamente.
Foto
Little Boy. Nel museo della bomba atomica di Hiroshima c'è anche la riproduzione in scala reale della bomba che è esplosa il 6 Agosto del 1945, nome in codice "Little Boy", lunga tre metri e del peso di quattro tonnellate.
Cosa vedere a Hiroshima? La città di Hiroshima non è interessante solo per il Parco della Pace e per il Museo della Bomba Atomica, ma è sicuramente piacevole passeggiare tra le vie del centro, tra edifici dall'architettura moderna e vie dedicate allo shopping.
Una tappa che non dovrebbe mancare durante un viaggio ad Hiroshima è il
Castello di Hiroshima (Hiroshima Castle), a circa venti minuti di cammino dal Parco della Pace e dal Museo della Bomba Atomica. Il castello di Hiroshima risale originariamente al XVI secolo e fu costruito come dimora feudale, ma è stato completamente distrutto dall'esplosione della bomba atomica il 6 Agosto 1945. Tuttavia, per l'alto valore storico e culturale, il castello di Hiroshima è stato ricostruito verso la fine degli anni '50, come replica dell'originale.
All'interno del castello esiste un vasto museo sulla storia del castello stesso, su Hiroshima e sugli altri castelli del Giappone, dove però, esattamente come avviene in molti musei giapponesi e luoghi di culto, non è permesso fotografare. In compenso, dalla cima del castello di Hiroshima, c'è una bella vista panoramica sulla città.
Altre foto del
castello di Hiroshima, con un particolare degli interni in stile Giapponese e delle torri di osservazione poste lungo la recinzione esterna.
Questo
albero, nel cortile del Castello di Hiroshima, a soli 770 metri dal punto dell'esplosione della bomba atomica, è miracolosamente sopravvissuto ed è tutt'ora in vita.
Il
tour a Hiroshima termina recandosi verso la stazione ferroviaria, passeggiando tra i moderni grattacieli.
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