Torna a tutti gli > articoli Parco Archeologico di Selinunte: storia, miti e info utili per una visitaSelinunte rappresenta una delle più importanti testimonianze archeologiche della civiltà greca in Europa, con i ruderi della città antica che sono concentrati all'interno del Parco archeologico più grande del vecchio continente. Partiamo quindi alla scoperta di Selinunte.![]() Il Parco Archeologico di SelinunteA partire dal VIII secolo a.C. le coste siciliane furono abitate dai Sicelioti, i Greci di Sicilia. Fu allora che nacquero le prime colonie greche sul suolo siculo: Siracusa, Agrigento, Segesta e Selinunte, oggi tra le mete turistiche più affascinanti da visitare sull'isola. Proprio Selinunte rappresenta una delle più importanti testimonianze archeologiche della civiltà greca in Europa: i ruderi della città antica sono concentrati all'interno del Parco archeologico più grande del vecchio continente. Non ad Atene dunque, bensì nel territorio di Castelvetrano, un piccolo comune della provincia trapanese. Ma il parco non è una meta turistica apprezzata solo per la sua notevole estensione. Se mai avrete la fortuna di visitare questo incredibile luogo, potrete constatare quanto sia affascinante l'atmosfera storica e al tempo stesso leggendaria che si respira al suo interno. Ammirando la magnificenza dei Templi compirete un vero e proprio balzo nel passato, immaginando quelle colossali strutture, in parte perfettamente integre, frequentate da personaggi della mitologia e dell'epica.
Cosa vedere a Selinunte: templi ed itinerariLungo il percorso pedonale si trovano ben 7 templi (A ed O, C, D, E, F, G). Il simbolo del parco è il tempio E, lo spettacolare Tempio di Hera, la cui incredibile architettura in stile dorico rimane ancora oggi ottimamente conservata. Immerso tra agrumeti e ficus, il Tempio si trova in un contesto naturale e paesaggistico tipicamente siciliano, che contribuisce a rendere ancor più memorabile l'esperienza di visita. Oltre ai templi, è possibile visitare altre attrattive nella zona del parco, ovvero il Santuario della Malophoros, la Necropoli, la Collina della Manuzza e le Cave di Cusa. Di seguito riportiamo alcuni degli itinerari a piedi suggeriti per la visita:
NB: nessuno dei 4 itinerari include la visita alle Cave di Cusa, infatti per visitare le cave bisogna necessariamente spostarsi con un mezzo in quanto le distanze sono proibitive ed i percorsi estremamente difficoltosi e non sempre agibili.
Miti e Leggende sul Parco Archeologico di SelinunteLe aree del Parco presentano i segni del trascorso storico di Selinunte: dalla secolare rivalità con le vicine Mozia e Segesta, alle terribili disfatte a opera di Annibale e dei Cartaginesi. Al contempo, questo straordinario scenario storico si fonde con il mito, trasportando i visitatori in un mondo leggendario popolato da eroi, divinità e giganti. In questo contesto fantastico si inserisce una storia del folklore siciliano tramandata da generazioni: la leggenda di "Lu Fusu di la Vecchia" legata al mito dei giganti di sicilia. Secondo tale leggenda, un tempo Selinunte era abitata da due differenti popolazioni di giganti. I Feaci erano esperti navigatori, padroni del Mediterraneo; i Lotofagi, invece, un popolo dalle forti inclinazioni pastorizie ed agricole. Le due popolazioni erano solite convivere pacificamente spartendosi il medesimo territorio. Con loro viveva un'anziana donna, la più brava filatrice del tempo. Essa custodiva eccezionali tecniche per la lavorazione della lana. Tra tutte le donne solo lei era in grado di tessere armature e indumenti per la popolazione, e pare che le sue particolari doti fossero dovute all'uso di un enorme fuso. Questo era stato costruito utilizzando gli stessi indistruttibili massi che costituivano le abitazioni dei titani. La donna era gelosa del proprio strumento di lavoro e non permetteva a nessun altro di utilizzarlo. Quando gli altri giganti appresero il segreto potere del fuso, adirati, tentarono invano di distruggerlo e la vecchia morì per il dispiacere. Ancora oggi "Lu Fusu di la Vecchia" resiste tra le macerie del Tempio G del Parco Archeologico. Dalla distanza non ci si rende nemmeno conto di quanto sia mastodontica la mole; sembra infatti una normale colonna, ma avvicinandosi si prende coscienza delle dimensioni reali: 16 metri di altezza per oltre 10 di diametro. Non a caso pare che per coprirne la circonferenza sia necessario l'abbraccio contemporaneo di ben 7 uomini. Che dire, una enorme torre di pietra dal grande fascino, incredibilmente suggestiva se si conoscono le leggendarie vicende della Vecchia e del suo fuso.
Selinunte: info utili
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