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In Puglia come in Grecia: alla scoperta di Ostuni, la città bianca

In provincia di Brindisi, Ostuni domina l’immaginario dei turisti che hanno avuto la fortuna di visitarla; percorrere le strade della città bianca desta stupore e meraviglia, grazie in primo luogo al candore latteo delle mura delle abitazioni lungo le vie.

Ostuni

Ostuni, la città bianca

Ostuni, tuttavia, non ha da offrire ai turisti soltanto strade suggestive: mare cristallino ideale per le calde estati da godere dalle tante ville sul mare in Puglia in cui soggiornare, locali dove fare vita notturna, cultura e storia che si intrecciano in questa città che si offre ai visitatori in tante vesti diverse, ciascuna suggestiva e accattivante.

 

Ostuni: la storia

Il primo passo per conoscere la città di Ostuni è scoprire l’origine del suo nome, che deriva dal greco “astu-neon”, ossia “città nuova”. Sicuramente, tuttavia, la storia di Ostuni ha radici che affondano fin nel paleolitico, lasciando intendere che i greci non siano stati i primi a frequentare queste terre, ormai più di duemila anni fa.

Diventata città di passaggio per saraceni e bizantini nel Medioevo, la città conobbe grande splendore in pieno Rinascimento, grazie allo sviluppo di Piazza della Libertà e a tutti gli artisti che – attraversando la città bianca – decisero di lasciarvi una traccia per gli intenditori di passaggio.

Così, la città si è popolata di chiese, strade suggestive e – in tempi più recenti – locali per la vita notturna; a questi elementi, si sommano lo sfondo di un mare tanto cristallino da essersi guadagnato le cinque vele di Legambiente e i giochi di luce che alba e tramonto disegnano sulle pareti bianche della città.

Nello specifico, la Marina di Ostuni, che si estende per 17 chilometri, offre numerose spiagge e calette degne di nota, tra cui la zona di Lido Morelli, la località di Rosa Marina e le insenature di Costa Merlata, fino a Torre Pozzella, con le sue rocce a picco sul mare.

 

Ostuni: le tradizioni

Ostuni ha qualcosa da offrire per ogni stagione dell’anno. Tuttavia, alcuni eventi spiccano, perché sono particolarmente sentiti come tradizionali dagli abitanti del luogo. Tra questi, si cita la tradizionale Festa di Sant’Oronzo, protettore della città. Dal 24 al 27 Agosto, si tiene la Cavalcata di Sant’Oronzo, evento irrinunciabile per gli abitanti di Ostuni e i turisti di passaggio: la statua argentea del patrono è portata in processione da cavalieri in un’atmosfera certamente pittoresca e toccante.

Si unisce a questo evento la Sagra dei Vecchi Tempi, dedicata proprio ai mestieri scomparsi, cui gli artigiani locali porgono omaggio.

Di tradizionale, ovviamente, non può che essere citata la cucina, tipicamente pugliese: la “ncapriata”, una particolare crema di fave, e il cappello, un timballo di zucchine e melanzane, accompagnano una frittata alla menta o possono essere serviti con un buon piatto di taralli, o di riso con patate e cozze o, ancora, con orecchiette alle cime di rapa.

 

Ostuni: cosa vedere

Un luogo pieno di cultura non può che attirare anche – ma non solo – per le sue meraviglie storiche. Tra queste, si annoverano le mura aragonesi, costruite nel basso medioevo dagli angioini per tenere lontani i saraceni; sono state poi ricostruite e potenziate dagli aragonesi per contrastare i Turchi. Una storia dunque piena di aneddoti e guerre si intreccia a queste mura e alle sue porte (oggi gli ingressi rimasti sono due) che, tuttavia, non rappresentano l’unica perla della città.

Spicca, infatti, anche la cattedrale di Ostuni, risalente ai sovrani Ferdinando d’Aragona e Alfonso II del Regno di Napoli, che si distingue per il suo stile tipicamente gotico quattrocentesco e per le maestose dimensioni del suo rosone, simboleggiante il Cristo Sole. Le tre navate – con l’abside leggermente spostato a sinistra rispetto a quella centrale – sono accompagnate, inoltre, da cappelle barocche e da un soffitto interamente dipinto e affrescato da opere di preziosa fattura.

Il centro della vita di Ostuni è Piazza della Libertà, la cui perla è la Chiesa di San Francesco, con annesso convento. Queste due strutture sono state riadattate tra ‘600 e ‘700, e trasformate in sede del Comune. Sulla stessa piazza si affaccia la Chiesa dello Spirito Santo, il cui portale è dedicato all’Annunciazione e all’Assunzione della Vergine in cielo.

Chiude la panoramica su Piazza della Libertà “la guglia”, ossia l’obelisco di Sant’Oronzo, alto 21 metri e risalente al 1771. Come si capisce, l’opera e la statua posta in cima sono dedicate al patrono di Ostuni, noto per aver fornito la sua protezione alla città contro epidemie e carestie.

Degni di nota sono anche il museo civico e il museo diocesano di Ostuni. Il primo ospita reperti dall’età messapica a quella moderna, la cui ammirazione può essere accompagnata da una visita al parco archeologico naturale di Santa Maria di Agnano, con una grotta del paleolitico dedicata a riti incentrati sulla figura femminile e contenente reperti risalenti fino al Medioevo.

La panoramica si chiude con il Parco Dune Costiere, ricco di diverse varietà di habitat e ideale per immergersi nella natura. La storia di questo parco è relativamente recente, sebbene sia già diventato prezioso per la varietà di flora e fauna che ospita, tra i suoi uliveti e antiche masserie.

 

 

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